È la mia naturalezza che non ti piace. E per naturalezza non intendo il non essere costruita ma la vicinanza alla natura, agli alberi, alla terra, al mare. Il vento poi e la pioggia. Come ci vorrei ballare scalza su una spiaggia sotto un temporale. Possibilmente sulle note di “Non vivo più senza te”, possibilmente senza averne mai visto il video, che a noi che balliamo la pizzica i capelli così lisci non ci stanno anche perché non li vogliamo. La pizzica è per spiriti liberi e un po’ ribelli, per quelle che si lasciano pettinare i capelli dal vento e dal mare. Per quelle che prendono la macchina in un caldo pomeriggio e vanno al mare con i finestrini abbassati e la radio che trasmette casualmente canzoni che toccano le emozioni.
E’ questo che non riesci a percepire, a non amare.
È me che entro in contatto con me stessa che non ti piace, quando disegno, quando mi sporco le mani di colore, quando rido con gli occhi e col cuore. Non ti piace che io sia me stessa, non ti piace e non ti riesce di non soffocarmi. E io non riesco a non lasciarmi soffocare e non riesco a lasciarmi prendere per mano e non riesco a mettere quella gonna lunga e colorata che mi rappresenta, ma a te non piace, quando invece mi fa sentire così libera, allegra, fresca… me.


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