Caffè. Un piccolo bicchierino di plastica bianca contiene quei pochi ml che mi permetteranno di affrontare un’altra giornata. Il caffè è bollente, lo è anche il suo contenitore ormai, così lo tengo tra le mani e ci soffio sopra, delicatamente però perché è pieno fino all’orlo.
Vapore e caffeina si impossessano delle mie narici e da li al cervello la strada è breve.
Addii, partenze, arrivederci e abbandoni. Scadenze, ricorrenze, preoccupazioni e festività. Parole che si mescolano con ricordi e immagini degli ultimi giorni, trascorsi così velocemente da risultare per la maggior parte sfocati. Ricordo sorrisi, mani, bicchieri, occhi, strade e qualche frase, di quelle che bisogna ricordare.
Ora sono di nuovo lontana da casa, di nuovo sola, di nuovo pienamente cosciente di tutto… di nuovo sommersa dai miei mille dubbi…
Julie

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