Julie's world...

Inizio ogni giorno come se non ce ne fosse stato uno prima e lo vivo come se non ce ne sarà uno poi... J.
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mercoledì 27 aprile 2011

- Un dipinto di caffè -

Caffè. Un piccolo bicchierino di plastica bianca contiene quei pochi ml che mi permetteranno di affrontare un’altra giornata. Il caffè è bollente, lo è anche il suo contenitore ormai, così lo tengo tra le mani e ci soffio sopra, delicatamente però perché è pieno fino all’orlo.
Vapore e caffeina si impossessano delle mie narici e da li al cervello la strada è breve.
Addii, partenze, arrivederci e abbandoni. Scadenze, ricorrenze, preoccupazioni e festività. Parole che si mescolano con ricordi e immagini degli ultimi giorni, trascorsi così velocemente da risultare per la maggior parte sfocati. Ricordo sorrisi, mani, bicchieri, occhi, strade e qualche frase, di quelle che bisogna ricordare.
Ora sono di nuovo lontana da casa, di nuovo sola, di nuovo pienamente cosciente di tutto… di nuovo sommersa dai miei mille dubbi…

Julie

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mercoledì 6 aprile 2011

- Nella foschia le stelle -

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Oggi ci stiamo sulle palle il mondo ed io. Lo sento stretto e pesante mentre si accascia su di me. E lui mi vedrà inutile e noiosa mentre lo snobbo.

La gente finge continuamente che tutto vada bene, i discorsi si aprono con un “Ciao come va?” e terminano sempre con un “Bene grazie”.
La gente pubblica foto dove è sorridente, festeggia, è circondata da altre persone, in modo che l’altra gente capisca che non è noiosa, che non è vuota, che non è monotona, che non è sola.
La gente si rifugia nelle abitudini e in tutto quello che ama definire “passione” o “hobby” per dimenticare di pensare, di godere dei propri stati d’animo, di qualunque natura essi siano.
La gente si nasconde dietro ai soldi per giustificare cose fatte o l’impossibilità di fare qualcosa invece di rispondere “L’ho fatto perché mi andava/ Non l’ho fatto perché non mi andava”.
La gente si giustifica dando la colpa agli altri o alle cose, pur di non ammettere mancanze, pur di non ammettere che è umano avere atteggiamenti negativi.
La gente è brava a starti vicino quando stai male. La gente è brava a starti vicino quando stai bene. Ma di solito non sono mai la stessa gente.
La gente si finge impegnata quando non ha voglia di avere a che fare col mondo, si finge stanca, si finge distratta, si finge assente.
La gente è brava a dimenticare, è brava a ricoprire i buchi col cibo, è brava a riempirsi di musica “per non pensare”.
La gente crede di potersi mostrare agli altri attraverso scuse e giustificazioni per quello che si è.
La gente ha una capacità invidiabile di fare mille cose senza riuscire a dargli un senso, uno scopo, un perché.
La gente non ha mai tempo, non ha mai niente da mettere, non ha mai luoghi in cui voler stare, ha sempre troppi desideri e “cose più importanti da fare”.
La gente ama farsi pubblicità, ama aprire una finestra di se al mondo con la quale far vedere quanto è bella, brava, diligente, saggia, senza problemi. Ama ricevere complimenti e le critiche vengono chiamate “invidia”.
La gente “predica bene e razzola male”, odia l’incoerenza e si professa assolutamente coerente quando nessuno al mondo dovrebbe esserlo.
La gente odia la curiosità e dimentica che esiste un vocabolo apposito per l’invadenza.
La gente dovrebbe aprire il vocabolario a volte e imparare quei termini che servono a spiegare gli stati d’animo e smetterla di nascondersi dietro alla solita frase “le emozioni non si spiegano”.
Le emozioni si spiegano in mille modi ma solo dopo aver imparato a parlarne si può passare a spiegarle con eventuali forme d’arte.

Ora, io non starò sempre bene, avrò momenti in cui anche il sole mi sembrerà buio, pubblicherò frasi, foto o silenzi che rappresenteranno una giornata senza sorriso, non sarò sempre circondata da gente festosa, rumorosa o perfetta nei loro sorrisi o baci che durano il tempo di un flash o non sarò circondata da gente, punto e basta. Mi rifugerò nelle mie passioni nei momenti in cui le mie emozioni ed i miei stati d’animo saranno così forti da volerli manifestare in tutte le forme che conosco e a volte sarò scortese, distaccata, assente e cattiva, acida, menefreghista, silenziosa e con la testa tra le nuvole. Non dimenticherò il bene, né il male e la musica seguirà le mie emozioni per interpretarle, non per dimenticarle e metterle da parte. Ogni cosa che ho fatto, faccio e farò (e viceversa) ha un senso, lo scopo lo troverete sempre nei miei occhi o nelle mie parole se siete lontani.

Questo è solo un blog, non pensiate di leggere esclusivamente parti di me, ma essendo io una qualsiasi, sappiate di leggere pezzi di chi vi è attorno e di voi stessi. Non pensiate che io soffra continuamente o che sia una persona triste, rido e piango di gioia molto più di quanto possiate pensare, anche racchiusa nel mio piccolo e strano mondo, è solo che riuscendole ad affrontare, mi sento in grado di mostrarvi (una volta superate) le mie debolezze, anche solo per portare avanti la mia lotta contro le maschere che la gente pone sul proprio volto.

Julie